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Ansia da prestazione

Liberati dai pregiudizi, supera i tuoi limiti e scegli di migliorare la tua vita!

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Come faccio a capire se soffro di ansia da prestazione?

Giusy Margiotta

Di Giusy Margiotta

Date: 13/09/2021

Tempo di Lettura: 7 Min

Per analizzare l’ansia da prestazione bisogna partire dalle caratteristiche di questo disturbo, così facendo scopriremo che le motivazioni vanno ben oltre il timore di una bassa o insoddisfacente performance. Infatti che riguardi una deficitaria visone del proprio corpo o una bassa autostima in generale, l’ansia da prestazione limita la capacità di vivere con piacere un determinato momento. Si innesca nel soggetto uno stato di allarme volto al controllo eccessivo degli eventi e del proprio comportamento all’interno di essi. Che tu sia una donna o un uomo, potresti aver provato ansia da prestazione nel corso degli anni. Sentirsi ansiosi quando si vuole raggiungere un obiettivo considerato più arduo delle proprie capacità è normale, ma quando accade ripetutamente, questo può influenzare la nostra qualità della vita.

Fattori di rischio e sintomi dell’ansia da prestazione

L'ansia da prestazione è spesso correlata all’importanza che il soggetto da al giudizio degli altri, non si accetta una scoffitta ma si punta necessariamente alla perfezione. Qualora il risultato di una prova non risultasse positivo, il soggetto sperimenterebbe uno stato di profondo malessere. L'ansia da prestazione è uno stato che colpisce uomini e donne di tutte le età in svariati ambiti: lavorativo, scolastico, relazionale, sessuale e sportivo.

In ambito sessuale, questo fenomeno viene alimentato dalla grande preoccupazione di non essere all’altezza della performance ed eventualmente di deludere il partner. L’eccesso di ansia può condizionare la normale vita sessuale dell’individuo, portando come probabile conseguenza un calo della libido e una difficoltà nel raggiungere l’orgasmo. Per alcuni, questa problematica potrebbe presentarsi per un breve lasso di tempo mentre per altre persone, tuttavia, potrebbe condizionare la vita sessuale con più regolarità.

Nell’ambito delle relazioni interpersonali, l’ansia emerge con la necessità di essere accettati, riconosciuti e stimati. Il soggetto tende ad anticipare mentalmente tutte le situazioni che implicano le relazioni sociali prefigurando dei pensieri catastrofici, come ad esempio la paura di essere valutato negativamente, di risultare impacciato, inadeguato e di fallire.

A livello scolastico o lavorativo, invece, l'ansia da prestazione può manifestarsi con la tendenza a dimostrare di essere bravo ad un genitore o di essere affermati nel campo professionale. In ogni caso, qualunque sia l’ambito di riferimento, questo fenomeno sarà vissuto da chi ne soffre come una crescita personale solo in caso di approvazione, al contrario in caso di disapprovazione ci sarà una perdita considerevole dell’autostima.

Come faccio a capire se soffro di ansia da prestazione?

Questo disturbo è accompagnato sempre da una sintomatologia comune quale lo stress, l’irritabilità e l’insonnia che si accentua in prossimità dell’evento temuto. Il soggetto che ne soffre vive sensazioni fisiologiche negative con pensieri spiacevoli, senso di impotenza e inadeguatezza. A livello corporeo si possono palesare tensioni muscolari, palpitazioni, vertigini, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, intorpidimento, tremore e facile affaticabilità. Infine anche nel comportamento si possono notare dei cambiamenti, infatti, la mimica e la gestualità appaiono impacciate e indecise. L’ansia da prestazione necessita di un trattamento adeguato in quanto nel tempo può dare origini a patologie più importanti, come:

1- Attacchi di panico, caratterizzato dalla comparsa di un forte stato di disagio, paura e ansia. Questa reazione si manifesta attraverso una sintomatologia di tipo cognitivo associata a sintomi somatici, infatti nella maggior parte dei soggetti si presentano sia sintomi emotivi e che fisici associati al terrore di:

  • Perdere il controllo

  • Depersonalizzazione

  • Paura di morire

  • Perdita del senso della realtà

A questi sintomoni possono associarsi anche:

  • Sensazione di dolore al petto

  • Aumento della sudorazione

  • Affaticabilità e fiato corto

  • Palpitazioni

  • Senso di vertigini e intorpidimento

Nonostante il numero elavato di sintomi e la descrizione catastrofica di coloro che ne seffrono, da un punto di vista medico non risulta pericoloso per l’individuo. La durata di ogni singolo attacco è generalmente breve, si tratta di un evento di forte impatto che può ripetersi a distanza di tempo.

2- Fobie sociali o ansia sociale, si caratterizza dal timore del giudizio sociale e si concretizza con l’evitamento di relazioni interpersonali, al di fuori della famiglia, in cui si teme un giudizio negativo da parte degli altri. Alcune delle situazioni temute da chi soffre di questo disturbo potrebbero essere:

  • Parlare in pubblico

  • Affrontare un esame

  • Mangiare in pubblico

  • Conoscere gente nuova

  • Partecipare a feste

  • Partecipare ad un colloquio o iniziare un nuovo lavoro

L’ansia o fobia sociale si manifesta prima, durante e dopo l’evento temuto spingendo il soggetto ad una vita ritirata. Viene compromessa la carriera scolastica e lavorativa, privando l’individuo di amicizie e di momenti di svago.

3- Agorafobia o “paura della piazza”, disturbo invalidante caratterizzato da un forte disagio e una paura incondizionata di ritrovarsi in un luogo o in una situazione poco familiare, come spazi ampi all’aperto o affollati, da cui il soggetto crede che sia difficile sfuggire. Questo disturbo può durare anni o essere permanete.

Il disturbo viene accompagnato dai seguenti sintomi:

  • Difficoltà di concentrazione

  • Attacchi di panico

  • Crampi allo stomaco

  • Dolore generalizzato, tremori e palpitazioni

  • Stanchezza

  • Vampate di calore o sensazioni di freddo

  • Disturbi del sonno

  • Irritabilità

Il paziente potrebbe presentare in alcuni casi delle compulsioni (ad esempio, lavarsi continuamente le mani o le cose)

4- Disturbo d’ansia generalizzato , si tratta di un disturbo caratterizzato da ansia e tensione eccessiva, sintomi psichici e fisici presenti tutti i giorni, per almeno 6 mesi. Il soggetto tende a preoccuparsi eccessivamente delle proprie prestazioni, rimurginando costantemente sull’eventualità di fallimenti o disgrazie incombenti.

Per la diagnosi sono inoltre necessari almeno tre dei seguenti sintomi:

  • Spossatezza

  • Irritabilità

  • Difficoltà di concentrazione o vuoti di memoria

  • Tensione muscolare

  • Sonno irrequieto, insoddisfacente o difficoltà ad addormentarsi.

La tensione muscolare tipica del disturbo d’ansia generalizzato può causare cefalee e algiche diffuse.

5- Ipocondria caratterizzata dalla preoccupazione di avere una grave malattia, timore solitamente basato sulla errata interpretazione di uno o più segni o sintomi fisici. Ovviamente si può parlere di ipocondria solo se una valutazione medica accurata non riporta eventuali malattie correlate ai sintomi fisici presentati dal paziente.

L’aspetto principale dell’ipocondria è che la convinzione e la preoccupazione ingiustificate di essere gravemente malati persistono nonostante le rassicurazioni mediche.

Ansia da prestazione sessuale, come riconoscerla?

Molti sessuologi hanno concentrato i propri studi sul tema dell’ansia da prestazione sessuale. Secondo la terapista sessuale Claudia Six, questo disturbo ha caratteristiche diverse tra uomini e donne, anche se nella maggior parte dei casi, è legato al timore di non essere all’altezza del partner durante il rapporto. Si finisce per dare priorità al monitoraggio dell’atto vivendolo come un esame piuttosto che come un momento di piacere.

Molte persone hanno incontrato difficoltà fin dal primo rapporto sessuale, in altre situazioni invece l’ansia da prestazione sessuale è subentrata in un secondo momento. Nel primo caso lo stato ansiogeno può essere dettato dall’insicurezza e dall’inesperienza, mentre nel secondo caso può essere la conseguenza di un periodo di forte stress, vicende sentimentali difficili, postumi di una separazione, intimità programmata per la ricerca di un figlio e così via.

Le cause che stanno alla base dell’ansia da prestazione sessuale sono diverse e anche un pò complesse, si potrebbe trattare di una nostra insicurezza sulla possibilità di non raggiungere un’ottima performance, o potremmo semplicemente essere scoraggiati dall’idea di diventare così intimi con qualcuno.

L'ansia da prestazione è una realtà molto diffusa ma altrettanto nacosta e sottovalutata, però, purtroppo rappresenta la principale causa di problematiche sessuali maschili e con un ruolo sempre più rilevante nei problemi femminili. Nell’uomo l’ansia da prestazione può causare:

  • Disturbo erettile

  • Eiaculazione precoce

  • Inibizione dell’orgasmo

  • Calo della libido

Nella donna invece può essere la causa di:

  • Difficoltà a raggiungere l’orgasmo

  • Anedonia

  • Vaginismo

  • Dispareunia

  • Calo della libido e del disturbo dell’eccitazione

Può capitare che l'ansia da prestazione sessuale derivi da un’esperienza traumatica passata, forse legata ad un episodio di violenza sessuale. Se questa è la tua situazione, non esitare a chiedere consigli specialistici.

Ma, nella maggior parte dei casi - spiega l’educatrice sessuale Amy Jo Goddard - questa risposta è condizionata dal modo in cui siamo stati educati a pensare alla sessualità e al proprio corpo. Infatti l’immagine che si ha del proprio corpo è spesso un fattore rilevante per raggiungere una vita sessuale sana. Se ci sentiamo insicuri e non siamo soddisfatti del nostro aspetto fisico, potremmo temere che il nostro partner non ci trovi attraenti. Questo, inutile dirlo, non favorisce affatto l’intimità.

Gli studi condotti dall’Istituto di Sessuologia Clinica hanno rilevato che un numero significativo di uomini e donne ha problemi di bassa autostima causati proprio dal rifiuto del proprio corpo, questa consapevolezza risulta dannosa per una vita sessuale appagante. Il soggetto che viene condizionato da questo pensiero invalidante tende ad evitare qualsiasi rapporto intimo piuttosto che affrontare le proprie ansie.

Alleviare lo stato di ansia attraverso l’evitamento del piacere non è una soluzione al problema, piuttosto la causa di altri effetti a catena. Una vita sessuale sana sta alla base di un rapporto di coppia soddisfacente, nel momento in cui questo viene meno anche la relazione inizia a risentirne. Chiedere aiuto ad un professionista quando si palesano i primi sintomi, non solo potrebbe aiutarti a conoscere te stessa attraverso il raggiungimento di una profonda consapevolezza del problema ma anche a migliorare la tua relazione con il partner.


Bibliografia

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