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Sexting

Liberati dai pregiudizi, supera i tuoi limiti e scegli di migliorare la tua vita!

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Tra desiderio e distruzione

di Roberta Rizza

Di Roberta Rizza

Date: 11/08/2021

Tempo di Lettura: 11 Min

“L’amore consiste nella sopravvivenza dell’io attraverso l’alterità dell’io”. Bauman sul suo libro Amore liquido. Sulla fragilità dei legami affettivi,sottolinea come anche il concetto di amore abbia abbandonato la sua vecchia accezione per far spazio ad una più contemporanea: l’amore come desiderio. Il desiderio è impulso ad assimilare, possedere, consumare qualcosa che è fuori dall’essere e che svanisce non appena tale movimento si realizza. Nella sua essenza è un impulso di distruzione. Al contrario, l’amore è desiderio di preservare l’oggetto desiderato. Con tale definizione, l’autore sostiene la tesi che il tempo attuale, il liquido moderno, è sfavorevole all’amore.
Il sexting, come riconoscerlo

Cos’è il sexting?

L’era del digitale ha favorito la diffusione di una nuova forma di “vicinanza” interpersonale, caratterizzata dalla lontananza fisica. Questa nuova epoca ha portato con sé diversi mutamenti intrinseci alla relazione stessa. La comunicazione interpersonale diventa più celere, a discapito della sua naturale profondità. Anche la comunicazione sessuale ha subito un’enorme rivoluzione negli ultimi 20 anni. Sempre molte più coppie stabili e non, preferiscono il sesso online al sesso reale.

Il termine sexting deriva dalla fusione di due parole inglesi sex e texting, consiste principalmente nello scambio di messaggi sessualmente espliciti e di foto e video a sfondo sessuale, spesso realizzate con il telefono cellulare, o nella pubblicazione tramite via telematica, attraverso canali come chat, social network, internet e varie app. Secondo uno studio commissionato nel 2009 dal Center di Washington, il sexting può verificarsi in 3 diverse condizioni:

• Scambio di contenuti erotici più o meno espliciti tra due partner all’interno di una relazione stabile;

• Scambio di contenuti erotici più o meno espliciti che non coinvolgono solo i due partner ma anche dei soggetti estranei alla relazione;

• Scambio di contenuti erotici più o meno espliciti tra due soggetti che non intrattengono alcuna relazione.

Il sexting può essere visto come una modalità per approcciare sessualmente un partner, nella quale la persona può scegliere la via verbale, inviando testi sessualmente espliciti o suggestivi, oppure una via non verbale, attraverso l’invio di foto o video che ritraggono sé stessi in pose sensuali o erotiche. Recentemente diversi studi hanno dimostrato che gli italiani preferiscono il sesso virtuale a quello reale. Cercando di approfondirne le motivazioni, è stato dimostrato che i messaggi hot stimolano il desiderio sessuale lasciando quasi tutto all’immaginazione, non solo del mittente ma anche del destinatario. Inoltre grazie alla protezione dello schermo, tutto sembra mantenersi sul piano dell’irreale, del gioco, del non impegnativo.

Un ulteriore studio condotto dall’Università La Sapienza rivela che non esiste un solo modo di fare sexting. Può essere distinto:

  • il sexting sperimentale che riguarda la condivisione di foto, finalizzato alla sperimentazione e alla scoperta della propria sessualità;

  • il sexting a rischio che è quel tipo di sexting che si mette in atto quando si è sotto effetto di sostanze o di alcol, o quando si pratica con persone sconosciute o conosciute online;

  • il sexting aggravato che si riferisce sia alla perpetrazione di violenza che alla vittimizzazione. Tra le forme di quest’ultima tipologia è compreso anche quello non consensuale, ovvero l’invio di materiale di altri senza il loro consenso, e il sexting sotto pressione, ossia l’invio di messaggi quando si ricevono pressioni da parte di amici e/o partner. Ciò che differenzia il sexting a rischio con quello aggravato è proprio la presenza, in quest’ultimo, dell’intenzione di fare del male all’altro.

Chi pratica il sexting?

Nonostante la maggior parte delle ricerche siano state condotte su popolazioni di giovani adulti, il sexting è una pratica particolarmente apprezzata anche da un pubblico adulto. Da diverse ricerche è emerso che gli uomini risultano più portati a fare sexting rispetto alle donne, quando non si trovano in una relazione; invece non emergono differenze di genere significative quando il sexting viene praticato all’interno di una relazione romantica (Delevi & Weisskirch, 2013). Circa metà di tutti coloro che hanno una relazione, indipendentemente dal genere, hanno fatto sexting, non voluto ma consensuale, per iniziare un approccio sessuale (Drouin & Landgraff, 2012). Nonostante il sexting sia percepito come un comportamento reciproco, gli uomini tendono a ricevere più messaggi sessuali rispetto alle donne (Gordon-Messer, Bauermeister, Grodzinski, & Zimmerman, 2013).

Circa sei adulti su dieci hanno sia inviato che ricevuto sext. Questo dimostra che lo scambio di messaggi erotici possa non essere ritenuto deviante, bensì come un comportamento normativo degli adulti per esprimere la propria sessualità e i propri desideri (Levine, 2013). I comportamenti di sexting negli adulti sono condannati culturalmente, anche se le ricerche non evidenziano conseguenze sulla salute mentale (Gordon-Messer et al., 2013). L’esigua letteratura sui comportamenti di sexting in adulti si è focalizzata principalmente sugli individui che fanno sexting al di fuori di una relazione stabile (Wysocki & Childers, 2011).

Alcuni studi basati su campioni di soggetti in coppia, hanno iniziato a dimostrare aspetti positivi del comportamento di sexting all’interno di relazioni affettive. McDaniel e Drouin (2015) hanno dimostrato che, per le donne con alto livello di ansia d’attaccamento e negli uomini in generale, il sexting può avere un impatto positivo sul livello di soddisfazione percepita all’interno della relazione. Risultati simili sono stati dimostrati in un campione di uomini, donne omosessuali e eterosessuali sia che ricevevano che inviavano sext (Currin, Jayne, Hammer, Brim, & Hubach, 2016). Tali risultati suggeriscono che più una persona è all’interno di una relazione autentica, più avrà una maggiore tendenza di mettere in atto comportamenti di sexting con il partner.

La cultura d’appartenenza influenza il desiderio di praticare il sexting?

Diversi studi rivelano che l’utilizzo di sexting tra le donne subisce un’importante variazione tra le diverse culture. Nel 2014 Baumgartner e colleghi hanno scoperto come queste differenze nella sensazione di libertà nel praticare sesso virtuale, possono essere spiegate attraverso il livello di tradizionalismo che caratterizza ogni Paese: nelle culture meno “tradizionaliste”, come nei Paesi del Nord Europa, si riscontra una maggiore presenza di donne che praticano sexting e che si dimostrano soddisfatte nel farlo. Questo dato ci fornisce due importanti spunti di riflessioni: la prima si concentra sulla maggiore libertà e minore pressione che le donne percepiscono in tali Paesi; inoltre ci suggerisce che una differente educazione sessuale porta i soggetti a soddisfare maggiormente i propri desideri sessuali (Sevcikova et al., 2016).

Morelli e collaboratori (2016) evidenziano che i maschi, rispetto alle femmine, e gli omosessuali, rispetto agli eterosessuali utilizzano maggiormente il sexting. Houck, Barker, Rizzo, Hancock, Norton e Brown (2014) hanno riscontrato che, in linea con la letteratura, il sexting è associato spesso a comportamenti omosessuali. Nel 2015 Chong, Zhang, Mak, e Pang hanno mostrato che i social media facilitano comunicazione e relazioni, e migliorano il benessere psicologico e socio-emozionale tra lesbiche, gay e persone bisessuali. Quindi, i social media potrebbero essere un fattore protettivo contro gli stressor dovuti a stigma sociale, pregiudizio e discriminazione.

Inoltre da alcune ricerche si evince che in base al Paese d’appartenenza, muta anche il tipo di sexting praticato. In una recente meta-analisi basata su cinquanta studi tra giovani adulti. I risultati hanno mostrato che oltre un terzo dei giovani adulti ha riferito di essere stato coinvolto in un sexting sperimentale, mentre il 15% del campione totale ha riferito di essere coinvolto in un sexting aggravato. In particolare, i paesi europei, come Repubblica Ceca, Croazia e Spagna sono caratterizzati dalla prevalenza del sexting aggravato rispetto ad altri paesi dove il sexting sperimentale è più diffuso, come America, Australia, Africa, Canada.

È interessante notare che i giovani adulti di altri paesi sono coinvolti solo in messaggi di testo sessualmente espliciti, come il Messico e la Nigeria. Meno si sa del sexting sperimentale e aggravato tra i giovani adulti indiani e cinesi inclusi nello studio. Uno studio condotto su giovani adulti a Hong Kong ha rilevato che solo il 18% dei partecipanti ha riferito di essere stato coinvolto in un sexting sperimentale. Ciò potrebbe probabilmente essere dovuto al livello inferiore di permissività sessuale nella cultura cinese rispetto alla cultura occidentale.

Il sexting e i diversi tratti di personalità

Nonostante la relazione specifica tra tratti di personalità e sexting tra adolescenti e giovani adulti è stata scarsamente indagata, ci sono alcune prove che i tratti della personalità sono legati ai comportamenti di sexting. Alcuni studi avevano evidenziato che i tratti di personalità maggiormente associati al sexting fossero di alta estroversione e bassa coscienziosità, quindi un’alta capacità e tendenza alla socializzazione e un’alta assunzione del rischio. Uno studio scientifico curato dagli psicologi dell’Università La Sapienza di Roma e dai ricercatori dell’Università di Huddersfield nel Regno Unito ha voluto analizzare, invece, alcuni tratti di personalità definiti disadattavi. Questi tratti definiti dal modello Dark Triad, includono tre aspetti della personalità: narcisismo, machiavellismo e psicopatia. Questi tratti condividono aspetti importanti come la loro natura sociale indesiderabile, comportamenti fenotipici simili come la manipolazione e somiglianze concettuali come ad esempio l’egocentrismo. I tratti DT descrivono individui che all’interno delle relazioni condividono tendenze ad essere insensibili, egoisti e malevoli. Tuttavia la letteratura ha mostrato che ogni tratto di DT rappresenta un dominio separato, con delle caratteristiche, processi e dinamiche sottostanti. La psicopatia è caratterizzata da:

  • Una mancanza di empatia per le altre persone;

  • Relazioni emotive superficiali;

  • Scarsa attenzione per i meccanismi di regolamentazione sociale;

  • Impulsività;

  • Mancanza di colpa o rimorso quando agisce per danneggiare gli altri.

Essi hanno una considerazione molto bassa per gli altri, un’estrema irresponsabilità delle loro azioni nei confronti delle persone e bassi di empatia. Sono insensibili, emotivamente freddi, incapaci e riluttanti a provare infatuazione per un altro. Le reazioni agli individui psicopatici possono essere duplici. All’inizio possono suscitare interesse negli altri, fino a quando i loro comportamenti antisociali si rivelano e alla fine vengono giudicati negativamente. Al contrario, a volte creano immediatamente una repulsione causata dai loro comportamenti spiacevoli e impulsivi. Questo tratto oscuro della personalità è stato empiricamente collegato a esiti negativi come varie forme di criminalità, compresa l’aggressione sessuale, e prevede anche future aggressioni sessuali tra gli adulti.

Il giovane con tratti psicopatici tende a fare con più probabilità quello che è stato definito sexting aggravato a causa della mancanza di empatia e insensibilità emotiva nei confronti dell’altro.

Il narcisismo è caratterizzato invece da:

  • una visione gonfiata di sé;

  • fantasie di controllo,

  • desiderio di successo e ammirazione.

È stato scoperto che i narcisisti si impegnano nella denigrazione degli altri, mentre esaltano il sé come possibile via per il rinforzo dell’ego. Una persona con alti livelli di narcisismo tende a esagerare i suoi successi, è ipersensibile alle critiche, rifiuta i compromessi e cerca relazioni interpersonali e romantiche solo con individui ammirati. I narcisisti sembrano generalmente popolari, affascinanti e amati a prima vista. Tuttavia, questa visione positiva potrebbe declinare man mano che le interazioni e le relazioni diventano più profonde, perché i narcisisti spesso tendono a diventare arroganti, autopromozionali, aggressivi e in generale meno amabili.

Gli esiti negativi legati al narcisismo sono empiricamente correlati sia a comportamenti aggressivi che di solito si verificano quando l’ego è minacciato, sia a relazioni romantiche travagliate dovute all’egocentrismo e all’infedeltà. Il narcisista potrebbe fare sexting per soddisfare il proprio senso di grandiosità personale e per mettersi in mostra. Infine, il machiavellismo è definito da tre insiemi di valori personali interconnessi:

  • la credenza nell’uso di tattiche manipolative nei rapporti con le altre persone;

  • una visione cinica della natura umana;

  • una condotta morale che pone la convenienza personale al di sopra di ogni principio.

I machiavellici vedono gli altri in modo avverso: nella loro cinica visione del mondo, le persone sono deboli, fallibili e manipolabili. La ricerca ha scoperto che i machiavellici più giovani sembrano essere apprezzati; tuttavia, le persone giudicano i machiavellici in modo più negativo dopo interazioni prolungate. Queste valutazioni negative possono derivare dal fatto che si vendicano contro gli altri e mentono più regolarmente ai loro amici. I machiavellici ricorrerebbero al sexting per la loro tendenza e desideri a manipolare gli altri.

Dallo studio condotto dall’Università La Sapienza è emerso che narcisismo e machiavellismo sono maggiormente collegati al sexting sperimentale, il machiavellismo e la psicopatia al sexting a rischio, mentre le due forme di sexting aggravato, quello non consensuale e quello sotto pressione di altri, sono maggiormente collegate a machiavellismo e psicopatia e le persone che lo praticano hanno una maggiore tendenza a fare del male all’altro pur di raggiungere i propri obiettivi.

Tuttavia i tratti DT sono generalmente associati a una disposizione ad impegnarsi in comportamenti antisociali per raggiungere i propri obiettivi. In particolare, presi insieme, questi tratti sono stati associati a comportamenti sessuali più ad alto rischio, tra cui coercizione, atteggiamenti più positivi verso lo stupro, ripetute avance sessuali, una maggiore propensione a commettere vendette romantiche, e un maggiore divertimento nel tormentare gli altri online. È stato anche scoperto che il DT è correlato sia alla perpetrazione che alla vittimizzazione del bullismo.

Conclusioni

Mandare e ricevere messaggi espliciti o foto intime è una pratica sempre più utilizzata. Gli studi condotti finora sull’argomento rivelano che le motivazioni che spingono una persona a praticare il sexting può essere riassunto in tre diverse categorie. La prima è fare sexting per puro divertimento e per gioco con gli amici. La seconda si riferisce a scopi puramente sessuali e per flirtare o iniziare una relazione sessuale, occasionale o non, con un potenziale partner. Infine per rinforzare la propria immagine corporea, ricevendo feedback dagli altri sull’adeguatezza del proprio corpo e sulla propria desiderabilità. Purtroppo c’è una minoranza che pratica sexting solo per fare del male all’altro o per ottenere qualcosa in cambio dalle immagine inviate come ad esempio soldi o vendetta.

Dott.ssa Roberta Rizza, psicologa


Bibiliografia

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